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IL DESIGN E LE CITTA’ DEL FUTURO

Una mostra e un seminario con architetti italiani e giorgiani

Una mostra e un seminario tra architetti italiani e georgiani in occasione dell’Italian Design Day a Tbilisi. Appuntamento il 20 marzo alle ore 10:00, all’History Museum (Karvasla, Tbilisi, via Sioni 8). Il design è uno degli assi della strategia di promozione integrata “Vivere All’Italiana” condotta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso la rete delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Cento tra architetti, imprenditori, giornalisti e designer italiani, sono stati reclutati per diventare “ambasciatori del design italiano”, e partecipare ad eventi organizzati in contemporanea presso le rappresentanze diplomatiche nel mondo, e per prestare testimonianza del know how italiano.

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L’edizione di quest’anno ha come tema il rapporto tra il design e le città del futuro: il ruolo del design, in quanto sviluppatore di soluzioni innovative nell’ambito della sostenibilità e dell’innovazione, all’interno del processo evolutivo delle città contemporanee in moderne smart cities. Tema che è anche al centro della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano e della 58a edizione del Salone del Mobile di Milano aperto dal 9 aprile 2019.

Idee, progetti e soluzioni per evidenziare la capacità del design italiano di migliorare la qualità del vivere nei centri urbani e per promuovere un dibattito sulla città del futuro all’evento “Architecture, Design and the City of the Future”, organizzato dalla nostra Ambasciata in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Georgian National Museum, la Free University di Tbilisi. Una mostra “Italian Architecture Prize 2018” ed è visitabile al Museo Karvsala fino al 30 marzo 2019.

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Il seminario articolato in tre sessioni – dedicate all’architettura contemporanea italiana, alle smart cities, al restauro – si apre con gli interventi dell’Ambasciatore Antonio Bartoli, del Professor Livio Sacchi del Consiglio Nazionale degli Architetti italiani e del Professor Jesse Vogler, Direttore del programma di Architettura della Free University of Tbilisi.

In programma nella prima sessione, gli interventi di due vincitori del “Premio architetto italiano” e “Giovane talento dell’architettura italiana”. Francesco Magnani (MAP Studio, agenzia internazionale per l’architettura, l’urbanistica e il design) presenta alcuni progetti: il recupero di Torre di Porta Nuova all’Arsenale di Venezia, la pensilina del terminal tram a Piazzale Roma a Venezia (premio Architetto Italiano 2018) e un padiglione espositivo per la Biennale Architettura di Venezia 2018 – parte del primo padiglione della Santa Sede. Stefano Ragazzo (Orizzontale, collettivo di architetti che ha promosso progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo e Olanda) nel suo intervento “Costruire spazi comuni” affronta il rapporto tra l’essere umano e il paesaggio urbano che lo circonda e dei nuovi tipi di collaborazione tra gli abitanti della città e il comune urbano.

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Nella seconda sessione, Barbara Camocini, docente del Dipartimento design del Politecnico di Milano, presenta le sue ricerche sui processi di conversione funzionale degli interni contemporanei e le nuove tendenze nello sviluppo urbano. Il suo intervento s’intitola: “The city that talks”.

Nella sua presentazione “A Roadmap towards Sustainable Cities”, Mauro Annunziato (ENEA) tratterà dello stato dell’arte delle ricerche sulle smart cities in Europa e in Italia: la governance dei dati urbani, la capacità di recupero delle città, l’illuminazione pubblica e i servizi intelligenti, la diagnostica e il monitoraggio delle infrastrutture urbane.

A concludere l’evento, l’intervento del Professor Livio Sacchi, dal titolo “Restauro: l’eredità architettonica in Etiopia, un caso di studio”. La presentazione si concentra sul restauro di due edifici imperiali ristrutturati brillantemente in un clima di fruttuosa cooperazione tra tecnici e artigiani etiopi e italiani: il castello dell’Imperatore Yohannes IV ed il palazzo dell’Imperatore Menelik II nella capitale etiope, Addis Abeba.

L’evento si colloca in continuità con il seminario “How ancient cities can get smart too“, in cui esperti italiani hanno già avuto l’occasione di interloquire con i partner georgiani.

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Rassegna stampa:

Marketer – Articolo, 19.03.2019
ON.GE – Articolo, 19.03.2019
TV Public Broadcast – Trasmissione Akhali Dge, 20.03.2019
The Messenger – Articolo, 21.03.2019