L’Ambasciata d’Italia in Georgia e la rivista letteraria Arili presentano il 24 ottobre, alle ore 19:00, presso la Biblioteca Parlamentare Nazionale della Georgia la speciale edizione di Arili, dedicata interamente all’Italia e alla nascita della Repubblica italiana. Il miglior modo per chiudere in bellezza la XVI Settimana della lingua italiana nel mondo.
L’ultimo numero della rivista, frutto di un lavoro congiunto con l’Ambasciata, rende omaggio al genio italiano e propone al lettore un viaggio affascinante. Dalla selva oscura di Dante al misterioso Medioevo di Eco, dalle maschere del giullare Fo al gioco di specchi di Pistoletto, dall’arte cinematografica di Pasolini alle raffinate interpretazioni pianistiche di Benedetti Michelangeli.
Le splendide poesie di Pavese, ancora poco conosciute all’estero (prima traduzione in georgiano!); il ruolo di Fernanda Pivano, molto più di una traduttrice; la filosofia di Slow Food e i principi della gastronomia chilometro zero; l’avventura degli architetti italiani che hanno segnato in modo indelebile il volto della Capitale georgiana; la storia del Risorgimento e della formazione dello Stato unitario Italiano. Tante le tappe di questo itinerario suggestivo. Una galleria di personaggi e capolavori. All’insegna della creatività.
Buona lettura!
Buon compleanno, Italia!
70 anni di Repubblica, millenni di storia e cultura.
2 giugno 1946. Nasce la Repubblica Italiana. All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, al referendum istituzionale dove per la prima volta in Italia votano anche le donne, la monarchia viene sconfitta. 25 milioni di cittadini e cittadine sono chiamati alle urne per esprimere la loto volontà. La volontà del popolo e non di un Sovrano. Una svolta. Una rinascita.
Una nuova Costituzione viene approvata, dopo oltre un anno e mezzo di lavori dell’Assemblea Costituente, composta da donne e uomini politici di eccezionale valore. Nuove regole, dopo gli anni bui del fascismo. La Repubblica viene modellata seguendo le naturali vocazioni dell’Italia: quella alla pace, all’apertura agli altri Paesi e popoli. Libertà, uguale dignità di ogni persona e solidarietà sono i valori che caratterizzano la nostra Costituzione e sono alla base della nostra democrazia.
Quest’anno celebriamo, quindi, 70 anni della Repubblica. Un traguardo importante che ci consente di riflettere sul passato e di guardare al futuro. E ci ricorda come i principi che hanno guidato le nostre scelte allora, siano ancora oggi pienamente validi e attuali. Ispirano le nostre scelte. Sono le fondamenta della nostra comunità nazionale.
La ritrovata libertà e la nascita della Repubblica coincidono con un grande dinamismo in tutti i settori. Politico, economico e sociale, certamente. Ma anche culturale. Con Arili celebriamo i 70 anni della Repubblica italiana offrendo ai lettori un panorama originale della cultura italiana e di alcuni suoi esponenti. Teatro, cinema, letteratura, arte, architettura, musica, gastronomia. E tanti altri diversi aspetti di una cultura famosa in tutto il mondo per la sua creatività e per la capacità di combinare tradizione e innovazione.
Trovate qui un omaggio al genio italiano. Al nostro stile di vita. Al patrimonio che da millenni coltiviamo e custodiamo. E che appartiene all’umanità intera, non solo ad una singola nazione.
Cominciamo dunque questo cammino, metaforicamente, dalla selva dantesca. Cosa significa leggere Dante oggi, cosa rappresenta per l’intera umanità il Sommo Poeta, come è attuale il suo messaggio nell’era contemporanea?
Un monastero benedettino in Italia, pochi anni dopo la morte di Dante. Le avventure di Adso da Melk e Guglielmo da Baskerville. Ci ritroviamo intrappolati nell’affascinante labirinto narrativo de “Il nome della rosa”, il capolavoro di Umberto Eco. Romanzo tradotto in oltre 40 lingue e pubblicato in 50 milioni di copie.
Un altro grande della nostra cultura, il Nobel Dario Fo, con il suo teatro si collega alla tradizione medievale: dei giullari. E poi a quella successiva della Commedia dell’Arte, dove la maschera è al centro della creazione artistica e della rappresentazione della realtà. Per Fo l’umorismo è la chiave di lettura del mondo. Perché è importante smascherare le apparenze e guardare alla realtà delle cose che ci circondano.
Ma com’è la realtà che ci circonda? Come la vediamo? Come riflessa in uno specchio? E cosa vediamo attraverso esso? Siamo più reali o è sempre una percezione di noi stessi, un’immagine costruita? Le opere artistiche di Michelangelo Pistoletto possono aiutarci a trovare delle risposte, a leggere attraverso il caos del nostro tempo, in cui l’imago conta più di tutto.
“Leggere” è l’invito che ci fa Cesare Pavese, figura chiave per la letteratura italiana e per la storia della Resistenza del nostro Paese, nella sua lotta contro l’ideologia totalitaria del fascismo. Perché leggere non è solo sapere. Leggere non è solo comprendere. Leggere è libertà. Libertà di pensiero e di azione che non si ottiene per graziosa concessione di un sovrano. La libertà si conquista e ognuno di noi ha il compito di difenderla.
È questo lo spirito con cui Pier Paolo Pasolini ha vissuto la propria vita. Da corsaro, per la libertà. Esprimendo se stesso, in ogni sua forma. Dalla poesia ai romanzi, dal giornalismo al cinema. Pasolini spesso ha trattato il legame fra libertà-espressività-morte. “O devi esprimere te stesso con la morte, oppure devi essere immortale e inespresso fino alla fine”.
E chi pensa che il cibo non possa essere arte, secondo il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, si sbaglia di grosso. Perché nella vita il “mangiar bene”, che nasce quasi come una sorta di filosofia, un po’ edonista, diventa piano piano forma artistica. Una declinazione dell’espressione umana. I migliori ingredienti non bastano da soli a fare del buon cibo. Come i migliori colori e pennelli non bastano ad un pittore per fare un capolavoro.
Lo sa bene chi con i “pennelli degli altri” deve trasmettere in altre lingue l’intenzione e il senso profondo di quello che un autore vuole dirci. È per questo che Arili rende omaggio ad una traduttrice impareggiabile, Fernanda Pivano, che ha fatto conoscere in Italia i giganti della letteratura americana, da Heminguay a Faulkner, fino alla Beat Generation.
Interpretare, d’altronde, significa trasmettere emozioni. Arturo Benedetti Michelangeli ci ha regalato le sue interpretazioni. Ci ha offerto una parte di sé. Ha raggiunto i massimi livelli di espressione pianistica attraverso la perfezione dell’esecuzione. Cuore, sentimento, maestria. Ingredienti fondamentali del genio italico.
Il genio di un popolo che si è sempre sentito “italiano”. Ma che, come ci spiega Grigol Geghelia, le alterne vicende storiche solo un secolo e mezzo fa hanno permesso di configurare in uno Stato unitario. Perché anche per la creazione di uno Stato ci vuole un disegno. E c’è bisogno di uno o più artisti (politici in questo caso) che creino una costruzione unica, ma in continua evoluzione.
Infine, il genio degli architetti italiani: ha lasciato un segno indelebile anche nella Capitale più europea del Caucaso. Nomi come Scudieri, Moretti, Fuksas, hanno contribuito a rendere questa città un luogo unico al mondo e a costruire l’identità multiculturale e multiforme che la caratterizza.
Un cammino, quello di questo numero speciale di Arili dedicato all’Italia, che non finisce con l’ultima pagina della rivista. Dopo l’ultima lettera stampata sulla carta inizia un mondo di possibilità in cui i rapporti e le interrelazioni fra Italia e Georgia sono infinite. Spetta a noi svilupparle. Con il genio, la passione e l’amicizia che sono in ognuno di noi.
Buona lettura!
Antonio Bartoli
Ambasciatore d’Italia in Georgia