L’Italia leader del nuovo progetto europeo su rafforzamento istituzionale del sistema di tutela della salute dell’ambiente, inaugurato oggi al Centro Nazionale di Sanità Pubblica e di controllo delle malattie della Georgia (NCDC), alla presenza del Ministro georgiano della Salute e degli Affari sociali David Sergeenko, del primo vice ministro per l’Ambiente Solomon Pavliashvili e di molti altri rappresentanti dei Ministeri dell’integrazione europea, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, oltre della Delegazione Europa in Georgia.
“L’Italia è onorata di condividere le proprie esperienze in questo importante e delicato settore. Si tratta di conciliare due esigenze prioritarie: da un lato lo sviluppo economico e industriale e la creazione di posti di lavoro, dall’altro la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori. Sono obiettivi di fondamentale importanza per un Paese in crescita come la Georgia, che vuole però preservare la bellezza della propria natura, anche per essere sempre più attraente dal punto di vista turistico. Il nostro Paese (seconda potenza industriale europea e una delle principali destinazioni turistiche globali) ha sperimentato situazioni difficili, ma anche saputo affrontarle con successo. Gli esperti italiani stanno studiando l’impatto epigenetico della contaminazione ambientale, per dar vita ad un rivoluzionario piano di prevenzione. La valutazione di impatto sanitario viene affiancata a quella d’impatto ambientale nella concessione delle licenze industriali”, ha spiegato l’Ambasciatore Antonio Bartoli.