La Georgia ha conquistato nel 2014 la quindicesima posizione nella graduatoria “Doing business 2015”, elaborata dalla Banca Mondiale che classifica 189 economie, rispetto alla facilità di “fare impresa”.
Nonostante l’alto posizionamento, la quindicesima posizione rappresenta un leggero arretramento rispetto all’edizione precedente. Va tuttavia considerato che i criteri adottati quest’anno sono cambiati rispetto al passato e se applicati al 2013, la Georgia avrebbe occupato la quattordicesima posizione e non l’ottava a suo tempo assegnata.
Il punteggio complessivo ottenuto dalla Georgia nel “Doing business 2015” è di 79,46 (in calo rispetto al 79,61 dell’edizione precedente).
Al pari degli scorsi anni, la Georgia ha confermato di essere al vertice della graduatoria per la registrazione delle proprietà (99,88 il punteggio assegnato, rispetto a un massimo di 100).
Nel “Doing business 2015” la Georgia ha guadagnato posizioni per le operazioni di avvio di un’attività imprenditoriale (quinto posto, rispetto all’ottavo dell’indagine precedente, con il punteggio di 97,73); esecuzione dei contratti (23esima posizione, con un miglioramento di dieci posti, 71,82); commercio internazionale (33esimo posto, scalate dieci posizioni, 84,02) e allaccio alla rete elettrica (37esimo posto, rispetto al 54esimo dell’edizione precedente, punteggio di 84,69).
La Georgia ha invece perso posizioni per le procedure relative all’ottenimento delle licenze edilizie (terza posizione, rispetto alla seconda dell’indagine precedente, con un punteggio di 91,44); per l’accesso al credito (settimo posto, meno quattro posizioni, 85,00); per gli adempimenti fiscali (38esimo posto, perse nove posizioni, 82,76); tutela degli azionisti di minoranza (43esimo posto, rispetto al 16esimo dell’edizione precedente, 60,83) e complessità e costo delle procedure fallimentari (122esimo posto, rispetto all’88esima posizione dell’indagine precedente, con il punteggio di 36,48).