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Roma, il tempo e la vita quotidiana

La vita quotidiana di un cittadino romano, maschio e adulto, si svolge soprattutto all’aperto. Il Foro è il luogo principale della socialità urbana: qui si arriva anche la mattina presto. Dopo una rapida colazione e un altrettanto sbrigativo lavacro ognuno si reca al proprio lavoro in bottega, all’orto o presso il laboratorio. In uno spazio ristretto tra questi luoghi urbani e la propria abitazione, il cittadino romano conduce la sua giornata, secondo un ordine dettato dal tempo, dal cibo, dalla cura del corpo.

Per i Romani il tempo non è una categoria astratta, ma è sempre pensato in rapporto alle singole attività da compiere. La stessa nozione di tempo libero, otium, è il tempo che rimane al cittadino dopo l’espletamento di un affare politico o lavorativo (negotium); è un tempo di relax lontano dagli impegni ordinari e pur sempre impiegato in altre attività, come la lettura e lo studio (sarebbe altrimenti un tempo vuoto e dunque un otium negativo).

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