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Partecipazione italiana alla Biennale di Architettura di Tbilisi 2018

Basta uno sguardo da uno dei tanti punti panoramici di Tbilisi per avere un’immagine immediata della rapida e caotica urbanizzazione di cui la città è stata protagonista negli ultimi decenni. La capitale georgiana fa oggi da palcoscenico ad un vero e proprio boom edilizio ed è importante interrogarsi se a fronte di un simile sviluppo vi sia ancora spazio per le esigenze abitative della società residente, o se l’individuo risulti soffocato da tale frenesia urbanistica.

La periferia, l’architettura informale, il rapporto tra l’essere umano e il paesaggio urbano che lo circonda, le questioni abitative e molti altri temi vanno affrontati alla Biennale di Architettura di Tbilisi 2018. La prima edizione della Biennale (il primo evento ad avere luogo a seguito dell’indipendenza della Georgia nel 1991) dal titolo “Buildings are not enough”, presenta al pubblico esempi, proposte e elementi di opere che esemplificano le potenzialità, la bellezza e le qualità essenziali dell’architettura. Attraverso mostre, nuove installazioni architettoniche, esperimenti spaziali, simposi e altre attività legate al tema dell’evento vengono esplorati i processi di adattamento attuati dagli abitanti delle città rispetto alla rinnovata realtà urbanistica.

La Biennale aperta al pubblico dal 26 ottobre al 3 novembre 2018 a Gldani, uno dei quartieri periferici della capitale georgiana, accoglie ospiti provenienti da 15 Paesi, tra cui l’Italia. Con il sostegno della nostra Ambasciata d’Italia la Biennale vede la partecipazione di Stefano Tornieri, architetto italiano e co-fondatore dello studio Babau Bureau, studio architettonico e paesaggistico fondato nel 2012 a Venezia il cui operato si basa sulla ricerca di un’architettura sviluppata nel rispetto dalle esigenze degli utenti e del contesto urbano e sul riuso e la trasformazione di edifici e spazi aperti come strategia di sviluppo sostenibile.

babau bureau project