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Vita di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci (1452 – 1519)

leonardo autoritratto

Leonardo nacque il 15 Aprile 1452 ad Anchiano, frazione di Vinci e nella chiesa parrocchiale di quel borgo della provincia fiorentina fu battezzato. Quando il padre, il notaio ser Piero da Vinci si trasferì a Firenze, mise il figlio nella bottega di Andrea del Verrocchio, in quegli anni laboratorio di sperimentazioni figurative d’avanguardia e centro di attrazione per intellettuale ed artisti. Nel 1470 Leonardo diciottenne risulta iscritto nella corporazione fiorentina dei pittori. Il talento del pronviciale di Vinci dovette emergere ed affermarsi molto presto se nel 1478 la Signoria di Firenze gli affida l’esecuzione di una perduta tavola per la Cappella di San Bernardo in Palazzo Vecchio. Gli anni fra il 1469 e il 1476 (anni di discipulato prima e poi di collaborazione professionale con il Verrocchio, come dimostra, nella pala con il Battesimo di Cristo degli Uffizi, la parte sinistra del dipinto con l’angelo reggitunica e il paesaggio, autografi di Leonardo) quegli anni furono decisivi e rimarranno indimenticabili per il giovane pittore. Nel 1481 i frati agostiniani di San Donato a Scopeto gli affidano la pala con l’Adorazione dei Magi oggi agli Uffizi, un’opera che il maestro lasciò incompiuta perché si trasferì a Milano al servizio del duca Ludovico il Moro. Per il signore di Milano, fra il 1495 e il ’97, Leonardo lavora al celebre Cenacolo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, fornisce apprezzate consulenze di ingegnere idraulico e di ingegnere strutturista (progetti per il tiburio del Duomo, 1487-90) ma anche spettacoli teatrali (1490 nel Castello Sforzesco) e, nel 1491, la giostra per le nozze di Ludovico il Moro con Beatrice d’Este.

leonardo angelo
È iniziato il destino erratico del Maestro ormai conosciuto ed apprezzato nelle capitali d’Italia e di Europa. Lo incontriamo a Firenze, incaricato di dipingere nel Salone dei Cinquecento in competizione con Michelangelo la Battaglia di Anghiari (1504), poi ingegnere militare al seguito di Cesare Borgia nelle sue campagne di conquista in Romagna, poi nella Roma di Leone X (1513) con residenza in Belvedere, protetto dal Magnifico Giuliano de’ Medici, infine, avendo accettato l’invito del re di Francia, ad Amboise dove muore, ospitato nel Castello di Cloux, il 2 Maggio del 1519.

leonardo macchine

Se noi consideriamo la produzione pittorica di Leonardo attraverso una attività professionale lunga cinquant’anni, ci accorgiamo che le opere sicuramente uscite dal suo atelier ed arrivate fino a noi sono poche. Non arrivano a venti. Alcuni dipinti, ricordati dalle fonti sono andati perduti (la pala della Cappella di San Bernardo in Palazzo Vecchio, la Medusa delle collezioni medicee) altre sono rimaste incompiute (l’Adorazione dei Magi degli Uffizi, il San Girolamo della Pinacoteca Vaticana) altre ancora (la pittura murale con la Battaglia di Anghiari) sono rovinate in corso d’opera per difetti tecnici di esecuzione. In realtà per Leonardo da Vinci la pittura più che un fine era un mezzo. Era uno strumento di conoscenza, di ricerca scientifica, di sperimentazione professionale di avanguardia. Era quindi una attività eminentemente intellettuale tesa a comprendere, attraverso l’imitazione e l’interpretazione della natura, la gran macchina del mondo. Non si può capire la pittura di Leonardo senza conoscere insieme la sua straordinaria attività di speculazione scientifica sul corpo umano, sul volo degli uccelli, sulle macchine, sui movimenti delle acque, dei venti, del mare. Tutto ciò è affidato a scritti e disegni custoditi, per la massima parte, nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, alla Royal Library di Windsor, nelle collezioni grafiche di Firenze e di Venezia.

leonardo firma